Epoca: Cinquecento
Splendido e raro esempio di Vanitas in terracotta del XVI secolo finemente eseguito da artista plasticatore attivo all'interno di un atelier ceramista con altà probilità fiorentino.
E' possibile, infatti, che questa Vanitas a grandezza naturale possa uscire dalla prestigiosa bottega cinquecentesca dei della Robbia, poichè mostra tangenze stilistiche con quelle prodotte da Luca della Robbia Il giovane (1475-1548?) nel corso del 1o quarto del secolo XVI, il quale fu artista di prim'ordine e promotore del genere dei "naturalia": Produzioni destinate agli arredi domestici o agli studioli d'elitè che si caratterizzano per la ricerca di uno spiccato realismo e dal forte impatto illusionistico.
Un esempio invetriato di questa produzione di Luca il Giovane è conservato nelle raccolte di Arti applicate del Museo Sforzesco di Milano.
L'opera è un classico "memento mori", un'allegorica rappresentazione della caducità della vita umana.
La maiolica rappresenta la ricostruzione filologica di un teschio, sia per le dimensioni sia per le fattezze di un verismo assoluto.
Le misure dell'oggetto sono 14,5 altezza x 18 lunghezza totale. Le isure comprensive della sua base lignea sono di 25,5cm.
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