Importante coppia di capricci raffiguranti prediche di apostoli a gruppi di fedeli, tra cui madri con i loro bambini, dinanzi a vestigia classiche e templi ad ordine corinzio. E' possibile attribuire questi paesaggi tra rovine classiche al valente maestro romano Alberto Carlieri ( Roma 1672 - 1720), attivo a cavallo tra i secoli XVII e XVIII. Questi paesaggi che per tematiche, forza scenica e qualità delle architetture dipinte si rifanno pedissequamente a quelle eseguite già alla metà del seicento da Giovanni Ghisolfi da Milano, iniziatore di questo genere pittorico, e che ci lasciano, infatti, qualche dubbio che non siano effettivamente uscite dalla sua bottega. Ma per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi e lo stile con cui sono state eseguite le briose figurette, non ci sono dubbi che appartengano al corpus compositivo del Carlieri, abilissimo paesaggista che si innesta tra la paesaggistica di Ghisolfi e quella successiva del Pannini. Quest'ultimo famosissimo pittore che per le sue scene con rovine classiche, tanto dovette ai suoi precedenti, al quale si inspirò.
Di notevole interesse è che in una delle splendide cornici coeve dorate e intagliate riportano la rara firma "Gio. Batta", si tratta della firma italianizzata di un grandissimo pittore olandese: Jan Weenix (Amsterdam 1621-1661). Egli fece esperienza in tale genere nel breve periodo che passò a Roma tra '42 e '46, probabilmente entrando in contatto con i primi sperimentatori del genere di ''paesaggi con capricci di rovine classiche'', di certo, c'era anche il giovane Giovanni Ghisolfi ( Milano 1623 - 1683), abilissimo pittore che diede via proprio a tali specifici schemi architettonici.
Queste tele sembrerebbero mostrare tangenze stilistiche più prossime e affini al Carlieri, in particolar modo nelle briose figurette dal sapore tardo-manieristico, per cui è arduo, ma non da escludere, che anche in presenza di questa firma, si possano retrodatare agli albori del genere e, quindi, accogliere l'intervento di "Gio. Batta" o Ghisolfi.
Daltronde fu un genere di enorme successo tanto che coinvolse generazioni successive di grandi pittori e maestri, primi tra tutti Locatelli e il Panini; fare un'attribuzione certa di tali esempi è spesso operazione tediosa, anche se, tra i probabili esecutori corrono decenni di differenza.
Le misure dei dipinti sono: Tela 49 x 64cm - cornici esterne 67 x 82cm.
Le due tele sono in perfetto stato conservativo. Lo stesso vale per le cornici dorate "Salvador Rosa".
Alleghiamo certificato di garanzia storica che accerti autenticità ed epoca dei dipinti, corredata da documentazione fotograf
I dipinti sono visibili nella nostra galleria di antiquariato di Foligno (PG), nel cuore dell’Umbria. Veniteci a trovare!
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