Scheda articolo : 401472
Scultura di santo in legno policromo e ricca decorazione ''Estofado de Oro'' della prima metà del XVI secolo.
Autore : Cerchia di Pietro Belverte e Giovanni da Nola
Epoca: Cinquecento
Misure H x L x P  

Raro e raffinato mezzo busto ligneo di santo, probabilmente si tratta di San pietro o Dio padre raffigurato con il triregno sopra al capo.

La scultura mantiene un eccezionale policromia nel viso e della veste finemente decorata ad oro zecchino "graffiato", tecnica decorativa detta ad "Estofado de Oro".

L'ambito artistico a cui la scultura appartiene è quello delle maestranze scultoree italiane in cui affluirono cospique tendenze artistiche di tradizione Spagnola a seguito della conquista del Ducato di Milano e del Regno di Napoli durante il XVI secolo.

Per tanto si avrà la ricezione e lo sviluppo di queste tecniche a partire dal XVI secolo e per tutto il XVII secolo, in tutte le aree ad influenza spagnola, nel Regno di Napoli, in Sardegna, Sicilia e in area Lombarda, poi Veneto,Piemonte e Liguria.

E' altamente probabile data la qualità scultorea e della finissima decorazione che si conserva in modo eccezionale, che si possa trattare di un opera da riferire all'intagliatore bergamasco Pietro Belverte (seconda metà del XV secolo - 1512), che giunse a Napoli per aprir bottega, nel quale ebbe formazione il celebre scultore partenopeo Giovanni Marigliano detto Giovanni da Nola (1488-1558). E' possibile, di fatti, constatare affinità stilistiche con le opere napoletane del Belverte e le opere lignee della fase giovanile del Marigliano. 

L'Estofado de Oro, consiste in una particolare tecnica decorativa per la realizzazione di immagini sacre su legno policromato, in cui la superficie intagliata viene ricoperta da uno strato di foglia d’oro zecchino su cui è applicato uno strato di bolo d'argilla che poteva avere dei colori dal rosso aranciato fino al marrone cupo. Successivamente la foglia d'oro veniva poi ricoperta dal colore. Le tinte che venivano applicate erano diverse poiché il contrasto con l'oro doveva essere cromaticamente efficace: il verde, l'azzurro, il rosso, il nero e il bianco. Successivamente si esportava il colore mediante graffio con un apposito attrezzo chiamato dente di leone per liberare le parti in cui si intendeva far riaffiorare l'oro. Il tutto assumeva un colore brillante, baluginante.

Ottimo stato conservativo dell'opera.

Le sue dimensioni sono 61 cm di altezza e 62 di larghezza(apertura delle braccia)

Alleghiamo alla vendita garanzia storica che ne attesti epoca ed autenticità.

Adriano Bompadre Antichita' 
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