Bellissimi olii su cartoncino firmati dal pittore bolognese Guglielmo Pizzirani, appartenente a quel gruppo di pittori paesaggisti dell’inizio del Novecento della "Scuola bolognese di pittura", come Luigi e Flavio Bertelli, Antonino Sartini, Giovanni Secchi, Alessandro Scorzoni, Gino Marzocchi e Garzia Fioresi, che hanno dipinto i paesaggi emiliano-romagnoli, riproducendone le bellezze e testimoniandone, con il pennello, i cambiamenti nel tempo.

I due paesaggi hanno diverse forme e rappresentazioni: quello che si estende per orizzontale raffigura una spiaggia con figure, nel quale incombe una tempesta. Tale dipinto è firmato a pennello in basso a destra e datato 1923, anche a matita nel retro. La raffigurazione naturalistica, invece, che si sviluppa per verticale è di un rilievo roccioso e la sua vegetazione selvaggia, questo è firmato a matita con dedica solo sul retro. 

Da questi dipinti emergono bene i modi pittorici del Pizzirani, caratterizzato da una pennellata denza e fluida allo stesso tempo . 

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