Celebre e rara iconografia che descrive il primo incontro tra le due grandi religioni monoteiste, il cristianesimo e il mondo islamico, avvenuto nel 1219 per merito di San Francesco che in occasione della V crociata in terra santa decide di imbarcarsi per l'Egitto ed incontrare il capitano della fazione avversa, il sultano al-Kamil, nipote di Saladino, armato di solo saio e pura fede in Dio con l'intento di farlo convertire al cristianesimo.

L'evento storico-religioso è ambientato in un suggestivo scenario marino, dove coste frastagliate di un insenatura si aprano in una grande baia popolata d'imbarcazioni. Ma è nella parte inferiore del dipinto che si svolge l'avvenimento, che vede protagonista San Francesco che intrepidamente posto nella sponda nemica, parla della forza della fede cristiana creando sgomento nella truppa mussulmana mentre un gruppo di fantasiosi pesci fuoriesce dalle acque, tale iconografia è ripresa certamente dalle opere di Jacopo Robusti detto il Tintoretto.

Tale scenario, è stato abilmente reinterpretato dal pittore e sembra guardare le coste del mare Ligure per la riproduzione del paesaggio con centri abitati fortezze e pievi. Possiamo asserire infatti che il dipinto rientri nell'ambito pittorico dell'italia settentrionale nel corso del Seicento, ma più precisamente per la tenue cromaticità adottata, all'ambito Padovano-Veneto della prima metà del secolo.

Questa inusuale composizione è meritevole di maggiore studio critico sull'opera che possa circoscrivere più precisamente le sue origini.

La tela del dipinto misura circa 120 x 96cm, le misure con cornice 136 x 112 cm.

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