Scheda articolo : 268679
Splendida boccia a lustro firmata Alfredo Santarelli. (39cm h)
Epoca: Primi del Novecento
Misure H x L x P  
Altezza cm. : 39
Larghezza cm. : 30

Bellissima e rara boccia di Gualdo Tadino dei primi anni del '900. Molto bella pittoricamente e di alta qualità nel lustro color rubino. Firmata in fondo alla base in blu A. Santarelli.

Le misure della boccia sono: 39 cm di altezza, 16 cm diametro bocca, 30 cm diametro max.

Alleghiamo alla vendita certificato storico d'autenticità sull'oggetto.

Vita di Alfredo Santarelli:

Alfredo Santarelli nasce a Gualdo Tadino nel 1874 e compie gli studi alla Reale Accademia di Belle Arti di Perugia, diplomandosi nel 1897. Si avvicina alla ceramica lavorando presso la fornace "Rubboli" di Pesaro, allievo del ceramista Giuseppe Discepoli, e affascinato dall'arte della maiolica, nel 1899 inizia i primi esperimenti per riprodurre i riverberi oro e rubino delle antiche ceramiche della sua terra. I suoi primi lavori sono premiati, per i riflessi metallici applicati alle maioliche, nelle esposizioni di Perugia e Foligno. Sul finire dell'Ottocento collabora con la manifattura gualdese "Fedi Ceramiche" Incoraggiato dai risultati ottenuti Santarelli nel 1900 apre, la dove nel XVII° secolo sorgevano le fornaci di Francesco Biagioli detto il Monina, un laboratorio privo di fornace dove, oltre a formare le nuove maestranze, realizza ceramiche che cuoce presso un forno esterno. Nel 1901 sposa Eleonora Sergiacomi, figlia del ceramista Salvatore ed esperta muffolatrice. Tra il 1906 e il 1908 insegna presso la Scuola di Disegno di Gualdo e collabora con molte delle fornaci della zona. Nel 1907 e nel 1912 ottiene una Coppa d'Onore e un Gran Premio a Perugia e nel 1908 è medaglia d'oro a Gubbio. Nel 1919 è invitato a Deruta per dirigere la locale Scuola di Disegno applicato alla ceramica e vi apre una fabbrica ceramica che conduce per due anni. Nel 1921 torna a Gualdo e in poco tempo, aiutato dal figlio Vittorugo, rende la sua fabbrica, la "Santarelli Ceramiche", grande, attrezzata e moderna e, al suo interno, apre una scuola gratuita di disegno applicato. Nel 1925 è tra i promotori del "C.I.M.A." al quale partecipa con la sua manifattura fino al 1933. Nel 1940 lascia la direzione della manifattura al figlio Vittorugo continuando però la sua attività di ceramista. Negli anni Quaranta, oltre a realizzare ceramiche a lustri metallici di antica tradizione, avvia una produzione in stile moderno in cui l'uso dell'oro viene associato a smalti opachi e superfici ruvide che sembrano risentire dell'influenza delle coeve ceramiche derutesi. Negli anni Cinquanta la manifattura ha sede in via Monina 11 a Gualdo Tadino. Nel 1953 la manifattura viene rilevata dal ceramista Teobaldo Pimpinelli e Alfredo Santarelli, con l'ausilio del figlio e di Ezio Rondelli, fonda una società denominata "Ceramiche di Gualdo e Deruta Prof. A. Santarelli" che rimane attiva fino al 1955. Alfredo Santarelli muore a Gualdo Tadino nel 1957.

Adriano Bompadre Antichita' 
Via Garibaldi, 121 
06034 Foligno  PG (Perugia)  Italia